Gli esercizi di altre discipline possono rivelarsi davvero utili per la corsa. È il caso dello yoga: ecco tre posizioni che un runner dovrebbe provare
La vita di un runner non dovrebbe essere fatta di sola corsa: per rendere al meglio nella propria disciplina, infatti, è indispensabile che il corpo sia al massimo dell’efficienza e per questo assume una certa importanza la sua “manutenzione”. Esistono delle discipline diverse dalla corsa con le quali ci si può prendere cura dell’organismo e fare in modo che possa esprimersi al massimo durante il running. Da questo punto di vista, lo yoga può essere di grande aiuto per un podista.
Grazie allo yoga, infatti, è possibile migliorare la mobilità articolare molto più di quanto generalmente si possa fare con lo stretching; sono diverse le posizioni – chiamate anche asane – dello yoga che i runner possono sfruttare non solo per migliorare la mobilità a livello articolare, ma anche per correggere la postura e agevolare la respirazione, da svolgere sia prima che dopo la classica seduta di allenamento. Vediamo, dunque, tre posizioni studiate appositamente per chi corre.
Posizione del Guerriero II: si parte da posizione eretta, i piedi posti alla medesima distanza delle spalle; il peso del corpo si sposta su una gamba mentre l’altra viene sollevata lentamente e poi allungata per fare un passo all’indietro, posizionando a terra il piede di taglio. Flettere il ginocchio della gamba che sta davanti fino a ritrovarsi con la coscia parallela al suolo e il ginocchio allineato alla caviglia.
Estendere le braccia in direzioni opposte, seguendo la posizione delle spalle; mantenere la posizione per 30 secondi o 1 minuto, poi inspirare per ritornare alla posizione di partenza e ripetere il tutto con l’altra gamba. Questa asana migliora la flessibilità delle gambe e delle caviglie, rafforzandole, e favorisce l’apertura di spalle, torace e anche.
Posizione del cane a testa in giù: si comincia stando a quattro zampe per poi sollevare il bacino estendendo le gambe e spingendo il peso del corpo all’indietro, facendo leva soprattutto sulle mani e sulla punta delle dita. Distendere in alternanza le gambe, per allungare la muscolatura sia delle gambe che della schiena. Si tratta di una posizione che aiuta a rilassarsi – in particolare in caso di stress – e serve ad allungare i polpacci, i tendini delle ginocchia e le spalle, rafforzando al contempo gambe e braccia.
Posizione dell’aratro: da supini, si sollevano le gambe in verticale tenendo a terra la schiena, per poi sollevare anch’essa lentamente. A questo punto bisogna spingere le gambe all’indietro, portando i piedi al di là della testa, sino a toccare con le dita e la parte anteriore del piede il suolo. Le braccia vanno allungate, poggiando il palmo della mano per terra. Una volta assunta la posizione, si inspira ed espira lentamente e in maniera profonda. Grazie a questa posizione è possibile allungare la colonna vertebrale e le spalle e si rivela utile per alleviare mal di testa e mal di schiena, inoltre svolge una funziona terapeutica per sinusite ed insonnia.
Il Team di RunningMania